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La pesca di frodo dei Datteri di mare

“Questo mollusco” vive all’interno di gallerie scavate nella roccia calcarea, cresce molto lentamente e per raggiungere i 5 cm impiega dai 15 ai 30 anni.


Il Dattero di Mare

Dato il particolare habitat, il prelievo del dattero di mare comporta la distruzione dell’ecosistema

Le coste del MARE sono ancora una volta vittime dello sfruttamento dei fondali e di profitti illeciti molti dei quali provengono dalla pesca di frodo, in particolare da quella del dattero di mare. “Questo mollusco” vive all’interno di gallerie scavate nella roccia calcarea, cresce molto lentamente e per raggiungere i 5 cm impiega dai 15 ai 30 anni. Dato il particolare habitat, il prelievo del dattero di mare comporta la distruzione dell’ecosistema. E’ facile infatti che la sua attività di raccolta, peraltro illegale, sia fatta da subacquei o da “non-professionisti” con l’aiuto di martelli, piccozze e a volte anche di piccole cariche esplosive che distruggono scogli, provocano l’erosione della costa, nonché la scomparsa di molti pesci, molluschi e vegetali marini”. Il divieto di raccolta, di detenzione, trasporto e commercializzazione del dattero di mare, nonostante sia sancito dalla Legge non sembra preoccupare i vari ristoratori che nei loro locali delle zone costiere continuano a servire il mitile come pietanza tradizionale.

“Ci sentiamo, per questo in dovere di sottolineare che anche chi richiede e consuma datteri di mare, seppur ignaro della Legge, è colpevole e responsabile del reato ambientale quanto i pescatori di frodo”.

Urgono quindi una politica di informazione e la promozione di campagne di comunicazione efficaci. Il Codici inoltre chiede agli organi competenti di attivare al più presto gli organi di controllo atti a tutelare l’ambiente, il patrimonio ittico e di contrasto alla pesca di frodo. 

Divemania.it