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Relitto El Hawi Star (Croazia)

Nave da carico affondata nel 1982 lasciando il porto di Rijeka (Fiume). Si chiamava in origine Valeria, ed è stata progettata per la navigazione nel nord atlantico e oceanica.

 

 

 

La nave Elhawi Star fu costruita nel 1957 ad Amburgo e varata con il nome di M/B Valeria. La nave aveva due sorelle, si chiamavano VIRGILIA e VOLUMNIA, tutte e tre erano navi da carico  estremamente robuste costruite appositamente per le navigazioni invernali nel Nord Atlantico e per lunghi viaggi oceanici. M/B VALERIA aveva 3.598 tonnellate di stazza lorda, misurava 106 metri di lunghezza. Era dotata di due motori a quattro tempi da otto cilindri, la potenza totale era di 3600 hp, raggiungeva una velocità massima di 14,5 nodi. Il suo primo armatore era una società tedesca di Amburgo - London Line, Adolf Kirsten.
M/B VALERIA nel corso degli anni cambiò diversi proprietari e nomi. 

Nel 1963 a causa della mancanza di spazio di carico il primo armatore fu costretto a venderla alla società  Van Nievelt Goudriaa & Co. di Amburgo. Successivamente il suo nome cambiò in M/B POLARIS. Con questo nome navigò per nove anni fino a quando, nel 1971, divenne di proprietà della holding olandese Steenkolen HandelsVereniging (Sertan Sh, gr.) e cambiò nuovamente nome di M/B ANEMOS. Appena dopo un anno nel 1972 fu acquistata dalla società greca Astro Viamare Armada, che gli assegnò il nome M/B Tania. L'ultima volta che cambiò nome fu nel 1981, quando divenne proprietà di Elhawi Sh Co. Ltd, un'azienda dell'Arabia Saudita  e ottenne il nome ELHAWI STAR.
Elhawi Star affondò il 12 Dicembre 1982 a causa di una mal sistemazione del carico, si capovolse subito dopo aver lasciato il porto di Rijeka. Era destinata alla città di Jeddah in Arabia Saudita, era carica di lastre di pietra e legno. 

Dopo l'affondamento la nave per un pò di tempo è finita nel dimenticatoio.
Nel novembre 2003, la capitaneria di porto di Rijeka ricevette da parte dei pescatori una denuncia per l'inquinamento del mare; ben presto si scoprì che le fuoriuscite di macchie d'olio appartenevano alla Elhawi Star. La nave fu subito presa di mira dai media e dagli ecologisti che richiesero l'immediata bonifica. Per cominciare, un gruppo di subacquei professionisti certificò che le perdite di carburante provenivano effettivamente dal relitto e immediatamente partirono i lavori subacquei per chiudere i fori da dove fuoriusciva il greggio, mentre in superficie era presente l'Eco nave III, imbarcazione predisposta per il contenimento e aspirazione della macchia d'olio galleggiante.

Sono ancora visibili le scialuppe di salvataggio, gru, cavi e catene e strumenti di navigazione, le cabine dell'equipaggio sono ancora pieno di reperti e oggetti vari.

Vietata la penetrazione

Maggiori Informazioni: Scheda Immersione

Fonte testo e immagini : DRM

Buon divertimento.