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Lago di San Domenico

Latitudine:
41.94263003232299
Longitudine:
13.828670382499695
Tipo di immersione:
in PareteRocceProfonda
Esperienza:
Intermedio
Profondità massima:
40 mt.
Profondità media:
25 mt.
Visibilità:
Buona
Corrente:
Leggerissima
Accesso:
Terra

Descrizione

Per immergersi in questo sito si ha bisogno di un permesso del comune di Villalago, permesso che si ottiene tacitamente,(non si ha necessità  di risposta) previo invio di un fax al comune stesso indicando il giorno in cui si ha intenzione di effettuare l'immersione e il numero delle persone coinvolte. Importante è portarsi appresso copia della richiesta inviata perchE' spesso vengono effettuati controlli da parte del Corpo forestale dello Stato per scongiurare la pesca di frodo.\r\nL'immersione è abbastanza semplice, basta non arrivare nei pressi della diga, punto molto pericoloso perchE' si puಠessere risucchiati dai convogliatori. Il punto pi๠accessibile per l'ingresso in acqua, è nei pressi di una comoda discesa posta sulla strada che arriva direttamente sulla riva nel punto in cui il lago comincia a restringere le sue sponde.\r\nEntrati in acqua e andando verso destra, si passa sotto ad un arco, visibile anche dall'esterno, che sorregge il ponte che collega le due sponde del lago. Continuando il percorso costeggiando la parete, ci si imbatte in una vecchia macchina per il caffE' da bar, sicuramente gettata li per evitare spese di smaltimento.\r\nAndando avanti ci si trova di fronte ad una vecchia strada in legno ormai quasi del tutto macera ma che ancora ben si offre a rendere l'idea di come sicuramente si transitasse in quel posto prima che venisse creata la diga e allagata la valle. Ci troviamo a circa quindici metri di profondità . Il lago è popolato da trote di varie dimensioni, a dire il vero di giorno si vedono ben poco ed è cosparso di uova che le varie papere lasciano cadere sul fondo rischiando di spappolartele sulla testa. Superato questo tratto di strada in legno, ci si sposta verso sinistra per arrivare ad una fossa dove troviamo la massima profondità . Tornando indietro, si ripercorre tutto il tragitto sino all'arco per poi fare, poco pi๠avanti, una virata verso destra e con pochi colpi di pinne ci si trova di fronte ad un piccolo ma suggestivo presepe, segnalato anche in superficie da un galleggiante, a circa dieci metri. L'immersione finisce pinneggiando per una diecina i metri sulla destra del presepe sino al punto d'uscita.\r\nTesto scritto da De Vitis Ugo in collaborazione con Fondali.it

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