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Relitto "Le Togo" (Francia)

L'immersione prosegue con l'esplorazione del castello di prua, nel quale si aprono i grandi boccaporti di carico; con la torcia si possono illuminare

 

 

 

La Togo, varata nel 1882, era stata costruita dalla Robert Thompson & Sons di Newcastie, in Inghilterra; acquistata dalla Compagnie Havraise Peninsulaire, fu battezzata Ville de Valence e adibita al trasporto di limoni dalla Spagna. Nel 1906 venne venduta a una compagnia armatoriale italiana di Savona e, oltre al proprietario, la nave cambiò nome e solcò i mari come Amor. Successivamente il mercantile fu nuovamente venduto a un armatore genovese e, dal 1912, venne chiamato Togo; il maestoso piroscafo veniva adesso utilizzato per il trasporto di carbone.La nave era stata realizzata in un periodo di svolta per la progettazione e la concezione delle imbarcazioni e presentava quindi caratteristiche moderne e innovativi: costruita in acciaio, aveva cinque paratie stagne e uno scafo doppio, era dotata di tre alberi per la navigazione a vela, ma aveva anche un potente motore.Lunga 76 metri e larga 10,35, pesava 1640 tonnellate e, per le manovre, richiedeva il lavoro di 28 uomini. Nonostante i grandi pericoli e le numerose insidie, il piroscafo scampò indenne alla Prima Guerra Mondiale. Tuttavia furono proprio le mine sganciate dal sottomarino tedesco UC-35 a segnare il destino della nave: sei mesi dopo la fine della guerra, il 12 maggio 1918, la Togo incontrò sul suo cammino uno di questi ordigni e affondò nella baia di Cavalaire.

L'immersione prosegue con l'esplorazione del castello di prua, nel quale si aprono i grandi boccaporti di carico; con la torcia si possono illuminare le enormi stive, ma non è consigliabile continua

Maggiori Informazioni: Scheda Immersione

Fonte Immagini : Unesco

Testo tratto parzialmente da "I relitti del Mediterraneo" White Star Editrice