A mano a mano che si guadagna il blu, quella sagoma nera lì in fondo si arricchisce di nuovi particolari: il castello di poppa (forse mezzo diroccato); o un boccaporto; magari la colonna ancora intatta con tanto di timone. Oppure uno squarcio — allora risultato di polvere da sparo assemblata in forma di siluro e dunque esplosa— che rivela intrichi di cavi e tubature e lamiere contorti, saldati da incrostazioni che sono ora diventati vita marina.
A causa di questa vicinanza con il porto viene spesso chiamato "Relitto di Torre Canne" e pochi sanno che in realtà si chiama ISLAMOGLU.
In perfetto assetto di navigazione su un fondale sabbioso di 39 metri, è lungo oltre 60 metri e con due grandi gru, una a centro nave e l'altra... continua
Maggiori Informazioni: Scheda Immersione
Buon divertimento.
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