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Immersioni nell'alto Adriatico

TURSUB è il progetto realizzato dai Comuni di Caorle, Grado e Capodistria nell’ambito dell’Iniziativa Comunitaria INTERREG IIIA ITALIA-SLOVENIA 2000-2006

 

IL PROGETTO TURSUB

TURSUB è il progetto realizzato dai Comuni di Caorle, Grado e Capodistria nell’ambito dell’Iniziativa Comunitaria INTERREG IIIA ITALIA-SLOVENIA 2000-2006, con l’obiettivo comune di valorizzare e promuovere il proprio ambiente marino attraverso la creazione di una rete transfrontaliera di percorsi subacquei con gradi di difficoltà diversi, fruibili sia da sub più esperti che da turisti alle prime armi.

Ogni Comune ha individuato nel territorio dinanzi la propria costa, quattro percorsi, selezionati in base al loro valore naturalistico e/o archeologico. Nei 12 pieghevoli contenuti in questo cofanetto (uno per ogni percorso) sono date tutte le informazioni necessarie per affrontare in sicurezza le immersioni. Troverete una mappa in cui è tracciato il percorso con evidenziati i punti di maggior interesse, le relative informazioni tecniche e la descrizione dettagliata, oltre a curiosità e approfondimenti.
 

IL MARE ADRIATICO

Le città di Caorle, Grado e Capodistria si affacciano sul Mare Adriatico, lungo il litorale Veneto-Friulano-Sloveno che costituisce un grande arco interrotto soltanto dalle foci dei fiumi e dalle bocche di porto dei lidi.
Il Mare Adriatico offre un mondo sommerso tutto da scoprire, e non è così monotono e poco interessante, magari anche inquinato, come molti pensano. Ci sono ambienti sommersi ricchi di specie di particolare pregio, con habitat interessanti sia dal punto di vista naturalistico che archeologico. Tra rocce naturali o anfratti di relitti affondati nei secoli in fondo al mare, pesci, molluschi, alghe, spugne ed anemoni vivono silenziosamente una vita tutta da scoprire. L’Adriatico può essere considerato un lungo bacino semi-chiuso all'interno del Mediterraneo centro-orientale.

UN PÒ DI NUMERI:
Lunghezza: 800 km circa dallo Stretto d'Otranto al Golfo di Venezia;
Larghezza: da 100 a 200 km tra la penisola italiana e la penisola balcanica;
Superficie: 138.000 km2;
Volume d'acqua: 35.000 km3.

In base alle caratteristiche batimetriche viene suddiviso in tre bacini, con profondità decrescente da quello meridionale a quello settentrionale. Il bacino settentrionale, diviso da quello centrale da una scarpata piuttosto scoscesa, è caratterizzato da fondali che risalgono dolcemente dai 50 m ai 18 m nel Golfo di Trieste (con profondità medie di 30 - 40 m).
 

LA VITA NEL MONDO SOMMERSO DELL'ALTO ADRIATICO

L’elevata latitudine e l’influenza di cospicue masse continentali sono le cause dell’ampia escursione termica delle acque dell’Alto Adriatico (oltre 20°C negli anni più freddi tra inverno ed estate).
Queste condizioni e l’importante flusso delle acque provenienti dai fiumi (Isonzo, Tagliamento, Livenza, Piave, Brenta, Adige e Po) fanno dell’Alto Adriatico un mare del tutto particolare, importantissimo per la vita di tutto il Mediterraneo. Le sue caratteristiche fisico-morfologiche ed oceanografiche permettono in quest’area la presenza di ricchi popolamenti ittici e di macroinvertebrati bentonici, di notevole importanza per la pesca come vongole, fasolari, scampi e pannocchie. I popolamenti dei fondi sabbiosi sono caratterizzati dalla presenza di specie bentoniche adattate ai fondali mobili, fondi in cui sono poche le possibilità di trovare rifugio e protezione dai predatori. Le specie presenti sono per lo più in grado di vivere all’interno dei sedimenti o, se presenti sulla superficie, vi si possono nascondere velocemente od allontanare. Questi popolamenti sono caratterizzati da molluschi bivalvi come Chamelea gallina, Callista chione, Ensis minor, importanti dal punto di vista della pesca, assieme a echinodermi come stelle serpentine o ricci irregolari (Spatangidi), Policheti, Antozoi od ancora diverse forme di crostacei decapodi.
I popolamenti ittici abbondano di specie fondamentali per la pesca come le sardine, le acciughe, i merluzzi o specie meno abbondanti ma sempre importanti dal punto di vista commerciale come i selaci del genere Mustelus (Palombo), le mormore, le triglie, le orate ed i branzini.